Lampi di luce squarciano il cielo, affogando impetuosi nel perpetuo ondeggiare dei cavalloni che si scagliano contro la riva. Un vento affannato strappa le foglie, ululando nel tuono a una luna lontana.
I miei occhi si aprono e si chiudono, lacrimano e si bagnano di gocce di pioggia che appartengono all'oscurità.
Ora è tutto diverso. Quello che prima era solo amore, infinita distesa di un mare azzurro, placido e cristallino, caldo raggio di sole alto nel cielo, verde fruscio di alti alberi, è diventato indecisione, rabbia, dolore. In fondo niente è cambiato ma ogni cosa è in continuo mutare aspetto, scontrarsi, confondersi, annullarsi, ricomparire. E nella fitta nebbia di una notte nera afferro d'un tratto un ramo rotto, disperso nel nulla, osservo un germoglio: sembra intatto, riaccende dunque vita nel mio sguardo.
Nessun commento:
Posta un commento