martedì 7 settembre 2010

Temporale

Lampi di luce squarciano il cielo, affogando impetuosi nel perpetuo ondeggiare dei cavalloni che si scagliano contro la riva. Un vento affannato strappa le foglie, ululando nel tuono a una luna lontana.
I miei occhi si aprono e si chiudono, lacrimano e si bagnano di gocce di pioggia che appartengono all'oscurità.
Ora è tutto diverso. Quello che prima era solo amore, infinita distesa di un mare azzurro, placido e cristallino, caldo raggio di sole alto nel cielo, verde fruscio di alti alberi, è diventato indecisione, rabbia, dolore. In fondo niente è cambiato ma ogni cosa è in continuo mutare aspetto, scontrarsi, confondersi, annullarsi, ricomparire. E nella fitta nebbia di una notte nera afferro d'un tratto un ramo rotto, disperso nel nulla, osservo un germoglio: sembra intatto, riaccende dunque vita nel mio sguardo.

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